L'epoca in cui la brand experience era caratterizzata semplicemente da contenuti materiali è finita.
Lo spazio fisico di vendita è stato il fulcro centrale della brand experience, continuamente monitorato per meglio considerare i reali bisogni del consumatore e per determinare lo store traffic (passaggi nei pdv) e hit rate (numero di vendite realizzate in percentuale rispetto al numero di visite).
Allo stesso tempo il contesto virtuale crea coerenza con la brand reputation.
In pratica il virtuale (digital brand experience) insieme con la shopping experience completano ed integrano la brand experience, arricchendo in maniera efficace l'offerta, in un ottica di servizio.
La stretta relazione attiva fra media, brand e persone sta creando un nuovo e prezioso sistema di fruizione dei contenuti basato sul concetto di "membership". La membership costituisce un valore di appartenenza basata sulla fiducia.
Questa è un' occasione per le aziende di guadagnare fiducia, partecipando attivamente alle discussioni, creando e aggiungendo valore alle situazioni.
Elementi come: newsletter, youtube, facebook, twitter, App e la possibilità di identificare lo store più vicino ben visibili sul home page del sito rappresentano il peso che il contesto virtuale ha nella strategia di comunicazione dell'azienda.
Creare momenti di contatto con i clienti finali riduce le distanze che spesso sono ricorrenti tra aziende e persone.
Un esempio di quanto appena esposto: Starbucks sfruttando il QRcode, ha fornito un servizio al cliente.
Attraverso il QRcode è possibile effettuare il pagamento, ma anche scaricare informazioni sul prodotto che si sta consumando, attraverso supporti video, anche ascoltare la stessa musica trasmessa al momento dell'acquisto.
La creazione di coinvolgimento attraverso l'utilizzo di una strategia multicanale, fonde contenuti ed entertaiment, generando così un'esperienza unica.
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