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lunedì 19 settembre 2011

Synaesthetic Marketing


Ultimo trend della shopping experience è il marketing olfattivo.
Tra i profumi che incentivano gli acquisti, ci sono le note agrumate di pompelmo e limone o quelle fresche e stimolanti di thè verde, menta, lavanda e rosmarino.
Funzionano anche ambra, mela e cannella e le fragranze più dolci: la vaniglia, per esempio, rassicura i più tirchi.



Il mktg olfattivo, praticato in molti negozi, punta sul profumo di una o più essenze da nebulizzare in spazi di accoglienza e punti di vendita.
Secondo varie ricerche, infatti, la gente diventa più affabile se circondata da aromi e quindi più ben disposta ad acquistare. Un'indagine francese, per esempio, sostiene che se in un ristorante aleggia il sentore di lavanda i clienti mangiano di più e i conti lievitano del 16-20%. Tra gli aromi da evitare, invece, ci sarebbe il cioccolato: i prodotti profumati di cacao hanno avuto le prestazioni peggiori.
I risultati di alcune ricerche, condotte per lo più in laboratorio, dimostrano che in un ambiente nel quale sia stato diffuso un odore, la percezione del tempo varia in positivo. Soggetti in ambiente profumato percepiscono di aver passato meno tempo in quel luogo, rispetto a soggetti in ambientazioni senza odore.
Il marketing sensoriale si può ricondurre, con un significativo esempio, al 1996 quando la P&G decise di aggiungere un profumo di limone ad un detersivo liquido per stoviglie al fine di rinforzare l'idea del suo potere sgrassante.

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