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giovedì 10 marzo 2011

Vending Machine



26 milioni di italiani ogni anno si avvalgono di un distributore automatico.
Età e genere influiscono a determinare l'approccio con modalità diverse diventando delle discriminanti nei consumi automatici. In ogni caso appagamento e servizio sono alla base delle erogazioni istantanee che tanto piacciono agli italiani. Capillarità, comodità, immediatezza concorrono, infine, a cementarne la fedeltà disegnandone una valenza sociale che sta ponendo questo canale al servizio di quanti lavorano, studiano o passano sempre più tempo fuori casa.


Qualche dato
Con 5,9 miliardi di consumazioni annue e un fatturato di 2,4 miliardi di euro, il vending si dimostra uno dei settori con maggiore forza sul mercato. Oltre il 21% degli italiani consuma uno o più volte alla settimana con una crescita concentrata nelle frequenze occasionali (fonte C.r.a. Venditalia). La spesa media giornaliera ammonta a 72 centesimi di euro pro capite, circa il 13,7% della spesa quotidiana per pasti e bevande (fonte Censis-Venditalia Confida).
I luoghi di maggiore utilizzo sono gli ambienti di lavoro, gli ospedali, i luoghi di studio, i centri commerciali e gli esterni dei punti di vendita.

Target:

Vending, veicolo di comunicazione?
In una stazione della metropolitana milanese è presente una vending machine che con il prodotto richiesto eroga anche una cartolina promo/pubblicitaria non necessariamente attinente all'oggetto acquistato. Questo sistema di comunicazione potrebbe essere un valido canale se i distributori riuscissero a regalarsi un'immagine migliore.

curiosità:
In Giappone ci sono cinque milioni di distributori automatici che vendono ombrelli , fiori, cibi già cotti, sciroppi per la tosse fino a regalare bevande fresche dopo i terremoti e provano, persino, a leggere la mente delle persone.


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