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domenica 6 marzo 2011

CON MICHAEL TOMPERT LA APPLE DIVENTA ARTE


I prodotti Apple sono ormai oggetti di culto.
Michael Tompert, un artista di San Francisco (ed ex-dipendente Apple), ha indagato in maniera “brutale” il rapporto verso questi oggetti prodotti dal brand di Steve Jobs.

L’insight è stato casuale: l’artista aveva regalato due iPod Touch ai figli, che immediatamente avevano iniziato a litigarseli furiosamente; per risolvere la questione ha requisito i regali, spiegando ai due che, in fondo, stavano litigando solo per degli stupidi oggetti. Davanti agli occhi dei bambini, ne ha poi scagliato a terra uno, rompendolo.




Il gesto ha causato il silenzio in casa e un lutto di un giorno, per un oggetto già considerato un desiderio a 8 anni. L’artista ha così scoperto un mondo da fotografare all’interno dei prodotti disintegrati.
Dopo averne distrutti, vivisezionati, fotografati e stampati in grande formato un ingente numero (con un investimento economico e di tempo, un anno, non indifferente), è arrivato ad una conclusione banale ma non troppo: ne siamo ossessionati, ne siamo dipendenti, ma in fondo…sono solo oggetti, che nell’arco di un anno diventano obsoleti.

Da un punto di vista artistico, l’operazione richiama alla mente le opere dadaiste e surrealiste: status symbol contemporanei che una volta vivisezionati tornano ad essere oggetti, quasi non più familiari. Come direbbe Magritte: “Questo non è un iPhone”.

PS: le foto dell’artista sono appena state esposte alla Live Worms Gallery di San Francisco.

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