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domenica 27 febbraio 2011

NAPOLI: il teatro nascosto, all'improvviso spunta da un "basso".


Il teatro greco-romano è il secondo appuntamento della Napoli Sotterranea, attraverso il pittoresco ingresso, in un basso in Vico Cinquesanti.

Papino Stazio in una lettera alla moglie esalta i templi e una grande piazza porticata, forse l'area del Foro e fa esplicito riferimento a due grandi teatri nella città, quello all'aperto e quello al coperto, ubicati nell aparte superiore del Foro, alle spalle dell'area sacra del tempio dei Dioscuri.
A testimoniare tale presenza basta percorrere via Anticaglia dove si possono vedere due massicce arcate che in epoca romana erano strutture di rinforzo dell'esterno del teatro.







Scendendo nel sottosuolo si potranno ammirare altre meraviglie e, armati da un po' di immaginazione, si potrà capire la grandezza di questo teatro, tra i più importanti e ampi del tempo.
Persino Nerone volle esibirsi qui, presentando le opere da lui composte nella città, l'unica rimasta di lingua e di cultura greca.
Gli scrittori antichi raccontano che assoldò spettatori compiacenti tra la plebe per farsi applaudire, e nemmeno un terremoto fece interrompere il suo canto.

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